Durante l’estate, il desiderio di ottenere un colorito dorato si accompagna spesso a dubbi e convinzioni errate su come prendersi cura della pelle. Tra scrub, protezione solare e abitudini di esposizione, circolano numerosi miti che rischiano di compromettere non solo la qualità dell’abbronzatura, ma anche la salute cutanea. Per garantire una pelle luminosa e protetta, è fondamentale distinguere le informazioni corrette da quelle prive di fondamento scientifico. In questo articolo analizziamo cinque convinzioni molto diffuse, chiarendo il loro reale impatto sulla pelle.
Lo scrub è spesso considerato nemico dell’abbronzatura, mentre la protezione solare viene percepita come un ostacolo a un colorito intenso. In realtà, le evidenze dermatologiche dimostrano il contrario. Una corretta esfoliazione contribuisce a mantenere la pelle uniforme, mentre i filtri solari proteggono dal fotoinvecchiamento senza impedire la sintesi della melanina.
Altri luoghi comuni, come l’idea che all’ombra non serva la crema solare o che le lampade abbronzanti possano proteggere dai raggi UV, derivano da una scarsa conoscenza dei meccanismi biologici cutanei. Approfondire questi aspetti consente di impostare una routine estiva efficace, basata su prodotti mirati e sicuri.
1: La crema solare non fa abbronzare
Uno dei miti più diffusi è che applicare la protezione solare impedisca di abbronzarsi. In realtà, la crema solare non blocca la produzione di melanina, ma riduce l’intensità dei danni provocati dai raggi ultravioletti. L’abbronzatura è una risposta fisiologica di difesa, attraverso la quale la pelle produce melanina per proteggere le cellule.
Usare una protezione adeguata significa permettere alla pelle di abbronzarsi in modo graduale e uniforme, senza aumentare il rischio di eritemi, macchie scure e fotoinvecchiamento precoce. L’applicazione costante, soprattutto durante le ore di maggiore esposizione, è quindi indispensabile.
Formulazioni moderne, come la protezione solare 50 spray Sun Expert, garantiscono un’azione efficace contro UVA e UVB, mantenendo la pelle idratata e rispettando anche le esigenze delle pelli sensibili.
2: Bisogna scegliere creme solari con basso SPF per abbronzarsi
Molti credono che un basso SPF favorisca un’abbronzatura più rapida. In realtà, scegliere un filtro solare troppo debole espone a rischi significativi. Il fattore di protezione (SPF) non impedisce la produzione di melanina, ma prolunga il tempo di esposizione sicura.
Un SPF elevato permette alla pelle di stimolare la melanina in modo controllato, riducendo i danni al DNA cellulare e le conseguenze a lungo termine come rughe e perdita di elasticità. Al contrario, un SPF basso non offre una protezione sufficiente, aumentando la probabilità di scottature.
Integrare la protezione solare con trattamenti specifici come lo spray protezione solare capelli Sun Expert aiuta inoltre a salvaguardare le fibre capillari, spesso dimenticate ma ugualmente esposte agli effetti nocivi dei raggi UV.
3: Se si rimane all'ombra non serve la crema solare
L’ombra riduce l’intensità dei raggi solari diretti, ma non elimina l’esposizione. I raggi UVA e UVB possono riflettersi su superfici come sabbia, acqua e cemento, raggiungendo la pelle anche in condizioni di apparente protezione. Per questo, restare all’ombra non sostituisce l’uso della crema solare.
La fotoprotezione deve essere considerata una misura preventiva costante, indipendentemente dal livello di esposizione diretta. Anche durante giornate nuvolose, fino all’80% dei raggi UV riesce a penetrare le nuvole e ad agire sulla pelle.
Per ridurre gli effetti di disidratazione e arrossamento, è importante completare la routine estiva con un trattamento doposole lenitivo, formulato per aiutare la pelle a ritrovare comfort ed equilibrio e a prolungare la luminosità dell’abbronzatura.
4: Lo scrub toglie l'abbronzatura
L’esfoliazione è spesso percepita come un rischio per la durata dell’abbronzatura, ma si tratta di un mito privo di fondamento. L’abbronzatura non risiede negli strati superficiali della pelle, bensì nei melanociti del derma. Lo scrub agisce solo sulle cellule morte dello strato corneo, favorendo il rinnovamento cutaneo.
Rimuovere le cellule superficiali permette di mantenere la pelle uniforme, ridurre la secchezza e prevenire l’effetto maculato tipico della desquamazione post-esposizione. Inoltre, una pelle ben esfoliata assorbe meglio i trattamenti idratanti e mantiene un colorito più luminoso.
Un esempio è lo scrub corpo levigante a base di Bakuchiol Bakuplex, formulato con attivi naturali che stimolano il rinnovamento cellulare senza irritare, rispettando l’equilibrio cutaneo anche durante i mesi estivi.
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5: Le lampade abbronzanti proteggono la pelle dal sole
Un mito particolarmente dannoso riguarda le lampade abbronzanti. Alcuni ritengono che un’abbronzatura artificiale prepari la pelle all’esposizione solare naturale, garantendo una maggiore protezione. In realtà, le lampade emettono radiazioni UV simili a quelle del sole, ma concentrate in tempi brevi e spesso senza un’adeguata regolazione.
Queste radiazioni non creano uno scudo protettivo, ma provocano danni cumulativi alla pelle, aumentando il rischio di invecchiamento precoce e patologie cutanee. L’unico modo per proteggersi efficacemente rimane l’uso costante della crema solare associato a corrette abitudini di esposizione.
Inoltre, alcuni cosmetici da non usare in estate possono aumentare la sensibilità al sole: una selezione attenta dei prodotti è fondamentale per una skincare sicura anche sotto il sole.
La preparazione della pelle all’estate deve quindi passare attraverso idratazione, nutrimento e protezione, evitando trattamenti aggressivi e soluzioni artificiali che compromettono la salute cutanea.